Parco Nazionale della Majella

Parco Nazionale della MajellaCome altri Parchi italiani, il Parco Nazionale della Majella della regione abruzzo ha un offerta ampia, capace di soddisfare tanto gli amanti della natura quanto chi cerca un’esperienza di tipo diverso. Ecco allora l’area faunistica di Pretoro. Posta tra le fazioni Falselongo e Calvario, l’area nasce nel 1999, poco dopo la fondazione ufficiale del parco. Al suo interno, è possibile osservare un branco (al momento 3 lupi) mentre vivono la loro vita nel modo più naturale possibile. Sempre nella cittadina, il Museo di San Domenico: posto nell’antica bottega di un fabbro, il Museo raccoglie testimonianze di varia natura su lupi e serpenti. A Caramanico Terme vi è un trio. Il paese contiene dell’Area faunistica della lontra europea: una serie di recinti, dove vivono i mammiferi, spesso sede di ricerche scientifiche e visite guidate.

Poco distante, il Museo Archeologico Barasso: nelle sue sale, reperti degli ecosistemi locali vanno a fianco di oggetti e di resti degli antichi coloni greci e romani. In più, il museo offre percorsi per disabili visivi ed auditivi. Infine, ecco il Museo della fauna abruzzese ed italiana: nato da una collezione privata donata alla città, presenta centinaia di esemplari imbalsamati, con ogni specie appenninica rappresentata. Particolarmente notevole è il comune di Serramonecesca. Potrebbe essere una tappa delle vostre vacanze in Abruzzo. Qui, gli amanti degli animali possono visitare l’area faunistica del capriolo. Gli amanti della storia hanno invece una scelta più ampia. Nella zona si trova infatti l’Abbazia di San Liberatore a Majella, costruita nel 800 e nucleo dell’originario insediamento: Serramonecesca deriva infatti da Serra, cioè monte, dei monaci. Invece, la Torre di Pelagra ed il Castello Menardo ricordano che se il presente parla di natura ed ecologia, il passato del Parco era tempo di guerre e sangue. Nonostante oggi sia in rovine, il Castello è in particolare vivo nella memoria degli abruzzesi, che lo vedono come protagonista di due leggende: secondo la prima, fu fondato da Carlo Magno. La seconda invece parla di soldati fantasmi che di notte pattugliano le rovine dell’antica fortificazione.

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